31 dicembre 2013

Ellesspitze (Cima Elles) m. 2.661

vai alle fotoBruno, Mauro B., Michela, Roberto P.
Bellissima neve: polvere dalla cima fino all’auto…
Da domani cominceranno ad esserci parecchie tracce di discesa…un pò troppe

Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
Traccia per GPS   avviso

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30 dicembre 2013

Maurerspitze (M. Muro)

vai alle fotoRoberto P., Bruno
Da 10 a 25 cm di polvere su crema catalana caramellata.
Attenzione alle rocce nascoste nella parte alta (uno sciatore-alpinista oggi si è infortunato!)
Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
Traccia per GPS   avviso

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24 dicembre 2013

12 dicembre 2013

Ci rivediamo tra un mese

Purtroppo per me ieri mi sono fatto male.
Diagnosi: contusione e frattura composta del trochite omerale
Prognosi: 4-5 settimane
BUONE SCIATE e ci rivediamo tra un mese…

11 dicembre 2013

Östl. Hochwart (M. Guardia Alta Est) m. 3.068

vai alle fotoLa neve è stupenda, prevalentemente firn che molla col calore del sole su queste esposizioni tra sud e sud/ovest, sono sceso alle 13 e mi sembrava ideale.
Salito per la “normale” e sceso per la direttissima sfruttando però la strada forestale (la neve è tutta lì).
Purtroppo però la neve è sì bella, ma è anche molto poca e si toccano spesso sassi nella parte alta e nella parte bassa, tralaltro mi sono anche infortunato perchè sono cascato e ho sbattuto la spalla contro una roccia nascosta e adesso mi fa male muovere il braccio sinistro, dovrò aspettare che passi prima di pensare di nuovo ad un’altra gita con gli sci magari scendendo equipaggiato da hockey!
Nota: Per favore non andate senza casco quando ci sono condizioni come quelle attuali!
Descrizione dell’itinerario (su Sentres.it)

09 dicembre 2013

V. Hornspitze (Monte V. Corno) m. 3.109

vai alle fotoMauro D., Bruno
Abbiamo copiato la gita di domenica scorsa di Arno pubblicata nel sito Onice!
Grazie Arno, Viktor & Co!
Gita da favola, peccato che ci sia poca neve ma comunque è stata una sciata grandiosa:
polvere in alto poi neve primaverile che tende a rigelare (siamo scesi alle 13 o poco dopo), non mancava naturalmente la neve dura tipo pista e ai margini della forestale neve farinosa.
Ci sono un paio di traversi da fare con molta attenzione per i continui sassi affioranti.
Sulla forestale c’è un’interruzione del manto nevoso e nella parte bassa ci sono parecchi sassi ma è parzialmente aggirabile scavalcando un cancello e scendendo giù per i prati.
Il posto è meraviglioso e la Jausenstation che si trova a pochi metri da dove si parcheggia  meriterebbe da sola una visitina per la sua cucina veramente ottima, prezzi modici e gentilezza del servizio.
Descrizione dell’itinerario e traccia GPS (su sentres.com)
Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)

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08 dicembre 2013

Seefeldspitz m. 2.715

vai alle fotoOggi salendo ho pensato che la bellezza della gita fosse tutta nella salita, mi sono fermato un’oretta in cima perchè non c’era un filo di vento e sembrava primavera.
Inaspettatamente invece la discesa è stata bella, dopo le prime curve su neve molto ghiacciata mi sono diretto verso il pendio soleggiato e lì ho trovato 4 cm di polvere su fondo liscio, poi sopra il letto del ruscello stesse condizioni con un pò meno farina, nel grande prato - sfruttando le lingue di neve giuste - condizioni come su una pista, nel boschetto ho incontrato quasi il firn (ora di discesa: quasi le 13), 10 cm di farina nel bosco che si affaccia sopra il parcheggio estivo innevato: difficile beccare un sasso…
infine 3 interruzioni del manto ghiacciato sulla forestale, ma con gli sci fino alla macchina! Peccato che le mie lamine non avevano neppure un pò di filo…sto aspettando la neve chissà che per Natale…

L’itinerario:
Punto di partenza: Rio di Pusteria - Valles - Kurzkofelhütte m. 1.422
Descrizione: Si segue la strada forestale che va verso le malghe di Fane, arrivati al parcheggio estivo a quota 1.700 si sale sù a destra per il bosco e si sbocca subito su un’altra strada forestale, quella che conduce alla Stinalm; dopo aver percorso il tratto pianeggiante di questa forestale e aver attraversato un ruscelletto si sale subito a sinistra sù per un boschetto, usciti furi dal bosco si prosegue in direzione nord-est, si passa davanti alla malga Tschffernaun (m. 2.216) e, arrivati alla base della cima, si piega verso est e si raggiunge una stretta forcelletta: la cima è vicinissima.
Esposizione: sud e ovest
Dislivello: 1.293

01 dicembre 2013

Hohe Kreuzspitze m. 2.743

vai alle fotoUna gita che non saprei come commentare su OTT: “sconsigliabile” oppure “stupenda” ?
La neve era stupenda ma sotto i 2.200 m. i miei sci hanno sperimentato parecchi brutti contatti con rocce e grossi sassi nascosti; qui il terreno è molto più aspro di quello delle gite precedenti.
Insomma una gita per pesi piuma con farina da favola… ma ancora consigliati casco e sci vecchi.
Fino a 2.400 m. pericolo valanghe quasi nullo poi però l’ultimo strappo per la cresta che porta alla cima da l’impressione di essere pericoloso; bene hanno fatto i 4 scialpinisti davanti a me a tracciare più a sinistra dell’itinerario classico (vedi foto).
Io non ho affrontato l’ultima salita che porta alla vetta e così sono sceso per primo (i 4 che hanno fatto la traccia e che ringrazio spero non se la siano presa)

Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
Traccia per GPS    avviso

29 novembre 2013

Ruderer Berg m. 2.488

vai alle fotoRuth, Bruno
Bella giornata ma con neve non certo ideale per la discesa, bisogna stare attenti a non farsi male perchè ogni tanto la tipologia di neve passa inaspettatamente da crosta portante a brutta crosta cedevole.
Pochi i punti di neve polverosa e quei pochi li abbiamo fotografati tutti.
La neve è poca, spuntano rododendri dappertutto ma il fondo è ottimo perchè non si beccano sassi.
Arriveranno tempi migliori…

Descrizione dell’itinerario (su OTT)

27 novembre 2013

Fleckner Spitze m. 2.331

vai alle fotoRoberto P., Bruno
Alla partenza -11°C, assenza di vento, tranne un pò sulla cima… insomma freddo ma nulla di eccezionale.
Il vento dei giorni scorsi ha rovinato parecchio il manto nevoso ma comunque la discesa non è stata niente male anche perchè scegliendo bene sulle esposizioni intorno a nord-est siamo riusciti a trovare la magica polvere sull’80% del percorso.
Se alle quote medio-basse si rimane sulle strade forestali i sassi sono oramai un ricordo.
Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)

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26 novembre 2013

Colltex camlock (100% mohair) vs pelli altre marche

Le mie impressioni… 

Colltex camlock (100% mohair)
CutToSize__extreme_camlock
TENUTA IN SALITA:    BUONA
SCORREVOLEZZA:     OTTIMA

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Kohla Multifit Twin Tip/Carvingski Mohair 100%
1987-kohla-mohair-fellrolle

 TENUTA IN SALITA:    BUONA
SCORREVOLEZZA:     OTTIMA/ECCEZIONALE
NB.: difficile trovarle in Italia, acquistabili in Internet su sefan (spese di spedizione 7,65 €) al prezzo di circa 50 € al metro (art. nr. 1987 - larghezza 110 mm) senza meccanismi di aggancio (io ho montato il camlock della Colltex) oppure su Sport Konrad (online) il mod. Kohla Multifit 130mm mit I-Clip 100% Mohair
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Pomoca Climb Pro Glide (70% mohair – 30% nylon)
Pomoca
TENUTA IN SALITA:    PIU’ CHE OTTIMA
SCORREVOLEZZA:     MEDIOCRE/DISCRETA
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Trab – tessilfoca per sci ‘Magico’ (100% mohair)
magico







TENUTA IN SALITA:    BUONA/OTTIMA
SCORREVOLEZZA:     OTTIMA/ECCEZIONALE

NB.: Hanno un collante che è molto più adesivo di quello delle altre marche soprariportate, quindi è d’obbligo utilizzare la pellicola separatrice
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Note:
In genere sembrerebbe che le pelli di foca in 100% mohair siano le più scorrevoli (specialmente in caso di nevi fredde); in questo vecchio test dell’aprile 2012 in lingua tedesca la pelle di foca della ditta Kohla in mohair 100% figurerebbe la più scorrevole in assoluto
E’ gradita l’integrazione con ulteriori impressioni nei commenti. Buone sciate!

Mammut “Haute Route Pants Men” - Dynafit “Gallium 2.0 DST M Pant”

Mammut “Haute Route Pants Men”
Mammut_Haute_Route_Pants_Men_schwarz_280x280

















PRO:
  • Ha delle comodissime bretelle direttamente cucite sul didietro quindi senza attacchi in materiale duro che possono essere fastidiosi quando si porta lo zaino o quando si appoggia la schiena contro il sedile dell’auto
  • la parte posteriore è alta e copre molto bene la parte bassa della schiena
  • Ha 2 comode e grandi aperture di ventilazione a cerniera
  • La parte terminale del pantalone è fatta molto bene (non il pantalone che fa da ghetta ma ghetta separata) e copre bene il collo dello scarpone
  • La parte dal ginocchio in giù è impermeabile
  • Esiste anche nella versione per chi ha le gambe lunghe (in questo caso la taglia è seguita da una ‘L’, ad es. 50L) 
    CONTRO:

    • Se indossati assieme a sottopantaloni termici tengono piuttosto caldo e vanno bene con temperature al di sotto di -3°/-4°
    NOTE:

    • Vanno lavati a 30° risvoltati e con centrifuga ridotta
    • Sono attualmente i pantaloni con cui mi trovo meglio ma quando non fa freddo li indosso con sotto mutandoni di tessuto tecnico leggero tagliati a "bermuda" e non mutandoni lunghi
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    Dynafit “Gallium 2.0 DST M Pant”
    3000x3000_70400_0901
    PRO:

    • Sono molto elastici
    • Anche in caso di utilizzo senza sottopantaloni intimi sono molto confortevoli perchè l’interno è completamento in tessuto di tipo “fliss”
    • La parte terminale del pantalone è fatta molto bene e copre bene il collo dello scarpone
    • Sono provvisti di 2 taschine a rete esterne comode per inserirvi berretto o guanti
    • sono molto traspiranti e quindi nelle fredde giornate invernali non si “muore” dal caldo anche se sotto si indossano dei mutandoni in tessuto tecnico leggero
    CONTRO:

    • Non hanno bretelle nè aperture di areazione
    • Sono molto traspiranti e quindi non offrono un effetto “windstopper” sufficiente in caso di forte vento e temperature basse (condizioni che oramai sono rarissime) 
    • La “bottega” è piccolissima e il suo utilizzo è un pò scomodo
    NOTE:

    • Non hanno bretelle ma comunque sono comodi ugualmente perchè l’elastico in vita è regolabile e molto morbido (a differenza dei pantaloni di altre marche)
    • Alcuni negozianti raccomandano di acquistarli di una misura più grande perchè le misure Dynafit sarebbero più piccole ed è vero

    Calzettoni X-socks Ski Touring Silver vs Dynafit SKINLIFE SOCKS unisex

    Le mie impressioni (il mio numero di scarpa: 43 scarso)

    Calzettoni X-socks Ski Touring Silver (mis. 39-41)Immagine 1
    PRO:
    • Sono comodi, morbidi e piacevoli a contatto con la pelle
    CONTRO:
    • Sono più costosi e di parecchio
    • Siccome secondo me sono da acquistare di una misura più piccoli risultano di conseguenza piuttosto corti di gamba per chi ha le gambe lunghe
    NOTE
    • Dopo circa 50 utilizzi il calzettone non si è ristretto od allargato ma il tessuto appare piuttosto irrigidito e “secco” (è però ancora utilizzabile) - preciso che a volte li ho lavati a 40° anzichè a 30° come raccomandato dalla casa produttrice!

    Calzettoni Dynafit SKINLIFE SOCKS unisex (mis. 39-42)
    Immagine 2
    PRO:
    • Sono comodi, morbidi e piacevoli a contatto con la pelle
    • Tengono meno caldo degli ‘X-socks Ski Touring Silver’ (in primavera avanzata sono preferibili)
    • Costano attualmente 25 € (anche meno su Internet) contro i 34/37 € degli X-socks
    CONTRO:
    • Per chi ha le gambe lunghe sono appena appena corti di gamba (2 cm in più non guasterebbero)
    NOTE:
    • Dopo una cinquantina di utilizzi il tessuto ha perso un pò in morbidezza ma il calzettone non si è ristretto od allargato

    24 novembre 2013

    Plattspitze m. 2.669

    vai alle foto
    Bruno, Elke, Marcelo, Mauro B., Michela, Roberta, Roberto, Ruth
    Nonostante il vento a tratti forte sopra i 2.200 m. di quota ne è riuscita una bella gita con una neve più che piacevole da sciare, specialmente nella parte bassa che abbiamo fatto 2x (Bruno, Marcelo, Mauro) .
    Anche la discesa ai fianchi della strada forestale non presentava problemi di sassi nonostante l’innevamento fosse modesto.
    Sotto la cima una piccola valanga ci ha tagliato la strada (valanga provocata dal distacco di un piccolo accumulo da vento – vedi foto)
    Non commento la compagnia perchè quella è sempre al top!
    Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
    Traccia per GPS

    Vai al filmato su Vimeo

    23 novembre 2013

    Cresta del Saxner (pista di Racines)

    Bruno, Mustafa, Nelli, Sandro
    Bella sciatina sulla pista di Racines che però ora è piuttosto lavorata dai numerosi passaggi.
    Se la visibilità lo consente si può cominciare a pensare di fare alcune delle gite classiche al confine, quelle dove il sottofondo non presenta sassi molto grossi.
    Filmato di Mustafa

    22 novembre 2013

    Maurerspitze (M. Muro)

    vai alle fotoOggi è la prima volta che non becco un sasso in discesa!
    Sono arrivato fino a quota 2.334 poi sono sceso perchè avevo paura di perdere la finestra di visibilità che si era nel frattempo aperta.
    I grossi massi però sono ancora parzialmente visibili e occorre fare attenzione e quindi occorre visibilità in discesa: in certi punti i passaggi con neve sufficiente non sono molti.
    Domani e fino a martedì è prevista visibilità pessima in montagna e quindi secondo me conviene stare sulle piste che sono ancora chiuse (che belle le piste quando sono chiuse!)
    Descrizione dell’itinerario (su veramontagna.it)
    Traccia per GPS    avviso

    17 novembre 2013

    Rauhtaljoch m. 2.808

    vai alle fotoMauro D., Bruno
    Dalla Forcella Rauhtaljoch fino all’altezza del rifugio Bressanone c’è una neve farinosa da favola, verso la cima invece era tutto un marciume, tralaltro forse anche neanche tanto sicuro, e non ci siamo andati.
    Dal rif. Bressanone in giù il sole aveva fatto scomparire la leggera crosta superficiale consentendoci una sciata molto interessante anche se con qualche bella grattata.
    Tutta la gola era sciabile, acrobatico poi riuscire a scendere con gli sci per la strada forestale fino all’auto parcheggiata a quota 1.400 m (ma oggi ci si riusciva ancora).
    N.B.: Questo è un itinerario primaverile, con le nevicate e l’inverno in arrivo la prossima settimana diventerà un itinerario pericoloso e sconsigliabile, specialmente il passaggio nella gola iniziale.

    La descrizione dell’itinerario e la traccia GPS coincidono fino a quota 2.808 con la gita sul Picco della Croce vedi precedente articolo del 4 maggio 2012

    Vai al filmato su Vimeo

    16 novembre 2013

    Cresta del Saxner (pista di Racines)

    Sandro, Bruno
    Sfruttata oggi la meravigliosa polvere scesa ieri e laltroieri: sciatina superba ma solo se si rimane sulla pista, al di fuori delle piste infatti sotto i 2.400 m. qualche sasso si tocca di sicuro.
    La pista è chiusa e c’erano circa 20 cm di neve fresca.
    Ora sarà un pò rovinata dai numerosi passaggi, stanotte farà parzialmente la crosta.

    Vai al filmato su Vimeo

    12 novembre 2013

    Wilde Kreuzspitze m. 3.134

    vai alle fotoC’è un pò più neve ma comunque si beccano ancora sassi, quindi gita accettabile con sci vecchi e condizioni di visibilità perfetta.
    Sono sceso con gli sci fino alle malghe di Fane ma con 3 o 4 togli-metti, uno dei quali molto lungo (metà della estensione della gola).
    Descrizione dell’itinerario e traccia GPS nel precedente articolo del 4 maggio 2012

    05 novembre 2013

    Wilde Kreuzspitze m. 3.134

    vai alle fotoBellissima la salita quasi tutta con gli sci grazie alla nevicata di 7-8 cm di stanotte, ma la discesa…ohiohi…solo per sci vecchi e casco in testa, ma voi non seguite il mio esempio perchè io sono matto.
    Sono riuscito a scendere in qualche modo fino al rifugio di Bressanone, gli sci hanno riportato numerosi graffi ma già ne avevano parecchi.
    Anche se dalle foto sembrano condizioni abbastanza buone bisogna stare attentissimi ai sassi che comunque si beccano inevitabilmente.
    Meglio aspettare ancora…ciao ciao
    Descrizione dell’itinerario e traccia GPS nel precedente articolo del 4 maggio 2012

    02 novembre 2013

    Ci siamo…tra poco ritorna la neve in montagna

    acquerello: Lazfons, 30 anni fàRitorna la neve nei prossimi giorni e questa volta anche sotto i 2.500 m.
    Chissà che la stagione scialpinistica non inizi veramente…
    Imminente severa ondata di maltempo, con brusco calo termico

    13 ottobre 2013

    Si riparte alla grande…

    E’ il momento di far rinascere questo mio blog dopo che ha sonnecchiato per 4 mesi…
    Mentre nell’Alta Val Isarco le mucche ed i cavalli pascolano allegramente sui prati verdi ed il granoturco aspetta ancora di essere raccolto, sopra i 1.100 m di quota è comparsa già la neve!
    Laltroieri nella valle di Racines c’erano condizioni di neve polverosa abbastanza leggera, oggi invece neve fresca strabagnata, quasi malta sotto i 1.500 m. di quota, ma a me piace anche così tant’è vero che devo dire di aver fatto una sciata stupenda dalla cresta del Saxner lungo le piste di Racines (anche se su OTT avrei dovuto indicare ‘accettabile’).
    A 2.000 m ci saranno 50 cm di neve, alla stazione di partenza degli impianti sciistici 15, in alto 40-45 ma neve molto bagnata che se ghiacciasse creerebbe un sottofondo eccezionale.
    In discesa non ho preso nemmeno un sassetto e anche al di fuori delle piste, se il sottofondo non è molto impervio, c’è quasi già neve sufficiente per scendere.
    Speriamo che il previsto Anticiclone Africano, che però ci dovrebbe solo sfiorare verso la fine della prossima settimana, non se la porti via tutta…
    A presto…

    Aggiornamento del 16/10/2013: Sotto i 2.200 m la neve impregnata d’acqua si è perlomeno dimezzata sino a ieri sera, poi questa notte al confine è nevicato 10 cm scarsi a quote medio-alte.
    Attualmente quindi l’innevamento è interessante solo nelle zone dove è nevicato di più (ad es. confine centro-orientale), sopra i 2.500 m. e dove il sottofondo non è troppo aspro.
    Aspettiamo la fine del mese di ottobre che dovrebbe rivedere l’Atlantico in forma con un afflusso di perturbazioni atlantiche tipicamente autunnali.

    Aggiornamento del 24/10/2013: Sotto i 2.600/2.700 m. è piovuto parecchio e quindi credo che attualmente non ci sia più nemmeno il fondo.
    Ero partito “alla grande” e adesso…mi fermo “alla grande” per una “pausa di meditazione”.
    Il freddo sembra che torni a novembre (come è giusto che sia…)

    Foto di archivio (oggi non c’era il sole!)Racines

    17 giugno 2013

    * * * * *

    *****

    grazie e arrivederci a novembre…
    mi sposto nel mio blog montagnazen.blogspot.it per qualche gita a piedi e in mtb

    I canaletti della Wurmaul (C. Valmala)

    vai alle fotoChiudo la stagione in bellezza…
    Nonostante la neve “tipo frullato mela e banana” giù dai canali ripidi dove la neve è un pò pressata ci si diverte ancora.
    Stilonbach bello solo sopra i 2.400 (io lo ho evitato in discesa)
    Ciao e Arrivederci a novembre (o forse prima?)

    04 giugno 2013

    Hoher Weißzint (Punta Bianca) m. 3.371

    vai alle fotoRuth, Bruno
    Paesaggio maestoso con giochi di luce che solo un cielo non proprio sereno può offrire.
    C’è ancora tanta neve ma solo da una certa quota in sù.
    Abbiamo dovuto portare gli sci fino a circa 2.100 m., quindi la sciata è di complessivi 1.270 m. di dislivello, di cui i primi 190 dalla cima su poca neve polverosa più o meno soffice, poi 280 m. di neve crostosa (firn non ancora riformato) ma sciabile in qualche modo.
    Tra i 2.850 e 2.450 m. di quota firn stupendo (se si scende alle ore 10:10!), infine sciata di soddisfazione solo per irriducibili con sciolina super-additivata.
    La croce di vetta è magnificamente “intonacata” di bianco (vedi foto sotto)
    Comunque la situazione non è delle migliori: una valanga ha lambito la traccia di salita ed è scesa alle 9:30 circa da un versante di nord-est !!!
    Per chi è interessato a vedere in che condizioni si trova l’itinerario per il Gran Mesule c’è una foto nello slide-show (è l’ultima).
    Descrizione dell’itinerario e traccia GPS (su sentres.it)

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    01 giugno 2013

    Valanga di giugno!

    vai alle fotoBruno, Roberto P.
    Stamattina non avevo intenzione di fare una gita a causa delle previsioni meteo incerte.
    Ma appena sveglio mi sono accorto che il vento della notte aveva spazzato via tutte le nubi e che le stazioni meteo registravano da 10 a 20 cm di neve fresca sopra i 2.000 m. di quota.
    Come si poteva lasciare al sole la nuova polvere appena scesa dal cielo ?
    Alla fine Roberto ed io siamo partiti per la Val Senales con intenzione di salire la cima Saldura o la forcella Lazaun.
    Arrivati a quota 2.800 circa guardo casualmente in alto e non mi vedo un valangone che precipita dalle rocce verso di noi, allora grido a Roberto che ancora non l’aveva vista: “Roberto…una valanga!”; subito ci siamo buttati in diagonale a sinistra per allontanarci dalla sua probabile traiettoria.
    In pochi secondi era tutto finito: la valanga, di dimensioni abbastanza ragguardevoli, si era fermata a 10 m. da noi e dagli altri 6 sciatori alpinisti presenti, aveva toccato gli sci di una sciatrice alpinista e praticamente sfiorato la traccia di salita verso la Cima Saldura.
    A questo punto tutti, compresi noi, abbiamo deciso per un dietrofront e ci siamo goduti circa 780 m. di dislivello di ottima sciata su neve che il sole ancora non aveva compromesso.
    Per finire al maso Finailhof, a m. 1.952, dove si mangia ottimamente cucina con ingredienti del posto in una stube del 1854 e dove si possono ammirare anche oggetti antichi (vedi le foto).
    Nota: nessuno ha fotografato la valanga perchè il pensiero principale era quello di abbandonare la zona (!!!)
    Storia del maso Finail (in tedesco)
    Descrizione dell’itinerario per la Cima Saldura e traccia per GPS (articolo precedente)

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    27 maggio 2013

    Stilonrinne (canale Stilon)

    Aggiornamento del 28/05/2013: Le condizioni a fine maggio cambiano da un giorno all'altro: infatti ho saputo che chi è sceso oggi (28/05/13) ha beccato almeno 6-7 sassi nascosti sotto la neve recente (prima ce n'era a sufficienza per poterci sciare sopra adesso non più).
    Pertanto il mio giudizio attualmente deve intendersi non più 'consigliabile' ma al massimo 'accettabile', a meno che la neve in arrivo domani non ricopra di nuovo la sassaia depositata sopra le valanghe tra i 2.050 e i 2.300 m. di quota.
    Sopra i 2.400 è comunque in ottime condizioni.
    vai alle foto27/05/2013:Fino a 2-3 settimane fà il canale dove scorre lo Stilonbach e che costituisce l’itinerario classico di salita per la Cima Valmala (Wurmaulspitze) era in brutte condizioni perchè tra i 2.050 e i 2.350 m. di quota era costituito da blocchi di valanga ricoperti di terra, sassi e sassetti.
    Il caldo e la neve nuova caduta nei giorni scorsi hanno contribuito però a far tornare interessante la discesa da questo canale.
    Si scende bene fino a 2.000 m. poi, con 3 cava-e-metti ci si abbassa ancora di 80-90 metri.
    Qualche sassetto inevitabile comincia però già a spuntare fuori…
    La neve sopra i 2.650 m. è piuttosto ventata, al di sotto invece è stupenda perchè costituita da neve primaverile portante morbida ricoperta di qualche cm di neve fresca (nevica ogni notte oramai…sarà la conseguenza dell’effetto serra ?)
    Descrizione dell’itinerario (questa volta sono salito e sceso per il canale Stilonrinne perchè è in buone condizioni).

    26 maggio 2013

    Verso la Zufallspitze (Cima Cevedale) …

    vai alle fotoBruno, Liviana, Mauro D., Mauro B., Michela, Roberto
    …combattendo contro il vento e il gelo invernale siamo arrivati fino a quota 3.050 poi abbiamo perso la motivazione e siamo scesi: la discesa non era poi così male anche se avremmo preferito molta più neve fresca (ce n’erano pochi cm) oppure un firn ammorbidito al punto giusto.
    Mauro I. è invece arrivato fino in cima.
    Tra i 3.000 ed i 3.500 m di quota la neve è ventata oppure crostosa difficile.
    Sia all’andata che al ritorno abbiamo sfruttato il primo tratto della salita verso la Terza Cima Venezia così da poter partire ed arrivare con gli sci praticamente quasi fino all’auto (con una piccola controsalita nel ritorno).
    Al posto di ristoro albergo Zufritt ci siamo poi ritrovati con Ruth e i suoi due amici appena scesi dalla Hint. Schranspitze (Punta Martello) dal versante di nord-est.
    Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS (su sentres.it)

    Vai al filmato su Vimeo

    23 maggio 2013

    Girotondo attorno alla Grantspitz m. 2.656

    vai alle fotoGodiamoci l’ultimo firn prima dell’arrivo della neve nuova Pugno
    Risalito 3x e sceso 4x (ogni 3 salite oggi c’era una discesa in regalo).
    Le marmotte non credo abbiano gradito.
    Si scia ancora fino a m. 2.080 circa.
    Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS

    22 maggio 2013

    Punta Martello (Hintere Schransp.) m. 3.357 con discesa sul lago

    vai alle fotoBruno, Fabio, Liviana, Mauro D., Roberto P.
    Oggi abbiamo ripreso l’attività scialpinistica “in vista dell’inizio dell’invernoA bocca aperta” che secondo il meteo dovrebbe concretizzarsi domani sera con nevicate fin sotto i 1.200 m. di quota!
    Abbiamo trovato condizioni della neve quasi invernali: prevalentemente neve polverosa e poi, in basso, Firn liscio come un biliardo…insomma splendida sciata!
    In salita si portano pochissimo gli sci perchè con un paio di cavaemetti si possono calzare all’altezza dell’albergo abbandonato.
    Verso il lago di Gioveretto (Zufrittsee) si scende con gli sci fino a circa 2.200 m. di quota poi a piedi verso l’albergo Al lago/Zum See.
    Abbiamo mangiato nel simpatico Cafe Bar Imbiss-Stube Hölderle.
    Ho sciato anche per la Michela come da lei richiestomi Mi rotolo per terra dalle risate
    Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS (vedi gita precedente)

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    15 maggio 2013

    Saldurspitze (P. Saldura) m. 3.433

    Saldurspitze nel maggio 2012Roberto P., Liviana, Bruno
    Siamo arrivati quasi in cima ma il tempo nebbioso ci ha fatto desistere.
    La parte più bella della discesa è stata la pista dalla baita Lazaun in giù.
    Al di fuori delle piste la neve è rigelata appena superficialmente per cui si scia su un fondo che proprio portante non è, ma cede un paio di cm rendendo difficoltosa la conduzione delle curve (tranne per Roberto!)
    Ci fosse stato il sole ed il sereno durante la notte sarebbe stata tutta un’altra esperienza: riproveremo se il meteo ce ne darà il tempo: “Chi la Sal dura la vince…”


    L’itinerario:
    Punto di partenza: Kurzras/Maso Corto m. 2.011 (Val Senales)
    Descrizione: Si sale sù per la pista che arriva alla baita Lazaun (Lazaunhütte); naturalmente se gli impianti sono aperti si può sfruttare l’impianto di risalita (chiusura intorno al 5 maggio).
    Si attraversa il pianoro della Lazaunalpe e poi si guadagna quota giungendo sul ghiacciaio “Vedretta di Lazaun”.
    Poco prima di arrivare alla forcella tra la Lazaunspitze e la Saldurspitze (m. 3.225) si risale in linea diagonale verso sinistra il ripido versante nord della Punta Saldura raggiungendo, più o meno in alto a seconda delle condizioni, la cresta sinistra; lungo la stessa ci si porta sulla cresta est e da qui fino alla vetta (ramponi e piccozza).
    Esposizione: nord-est
    Dislivello: 1.422
    Traccia per GPS& avviso

    Nota: per le foto si rimanda alla gita dell’anno scorso alla forcella Lazaun oppure guardatevi le foto scattate ieri dal gruppo ALP-TRÄUME Südtirol

    14 maggio 2013

    Grabspitze (C. Grava) m. 3.059

    vai alle fotoFantastica! Attenzione però… fantastica solo per “irriducibili” (sono quelli che ritengono che quando una gita non è consigliabile a piedi allora lo è sicuramente con gli sci).
    Mettendo in conto una risalita durante la discesa (a quota 2.000 salire di poco più di 150 m – vedi foto sotto con la discesa finale segnata in rosso) si riesce a scendere con un paio di cava-e-metti fino al piccolo ricovero per pecore diroccato (m. 1.870 ca).
    Pertanto con un dislivello di 1.810 m. di salita ho sciato per 1.350 m; in salita gli sci conviene portarli fino a quota 2.200 ca.
    Neve farinosa in alto, poi firn…ora di discesa: 10:50 (perfetta)
    Siamo comunque al limite: alle quote basse la neve è davvero poca…
    Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS (su sentres.it)

    12 maggio 2013

    Punta di Oberettes (Schwemser Spitze) m. 3.445

    vai alle fotoBruno, Roberto P., Ruth
    La vista delle nuvole nere in rapido avvicinamento da nord-ovest ha fermato la “mitica” Ruth che ha proposto…(audite audite…) di rinunciare agli ultimi metri per raggiungere la vetta al fine di non rischiare di rovinarci la discesa sia come visibilità che come condizioni del manto nevoso: scelta subito condivisa e poi risultata anche azzeccata!
    Ora di discesa: 09:40
    Al ritorno ci siamo seduti all’aperto ai tavoli dell’albergo/ristorante Sonne di Parcines che propone ricette con ingredienti il più possibile a km zero (ad es.: trote e salmerini della val Venosta, asparagi e verdure locali) e si mangia bene.
    Dopo pranzo ci siamo sdraiati sui “sedili dei giganti” a contemplare il panorama su Lagundo, Tirolo, Merano e sulle cime dei monti del Gruppo di Tessa.
    Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS (su sentres.it)

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    09 maggio 2013

    Wurmaulspitze (Cima Valmala) m. 3.022

    L’itinerario classico sale per la gola chiamata “Stilonbach”.
    Questa gola attualmente è caratterizzata, nella parte centrale, da neve da valanga ricoperta di terriccio, un pò di sassi e innumerevoli sassetti e non invita molto alla discesa.
    Pertanto oggi sono salito di qua ma sono sceso per l’itinerario che di solito preferisco e che corre sulla esposizione di sud-ovest: bella discesa per 670 m di dislivello poi 50 metri in diagonale sinistra a piedi, infine di nuovo con gli sci verso il fondovalle.
    Si scende con gli sci fino a quota 1.980 m.
    Ah…dimenticavo: orario di discesa 09:55 perchè il righiacciamento notturno è minimo!
    L’itinerario:
    Punto di partenza: Valles/parcheggio malghe di Fane m. 1.700
    Descrizione: Si attraversano le malghe e si va verso destra dirigendosi alla base dello Stilonbach. Ora si risale il canale Stilonbach (se c’è poca neve in basso conviene salire a piedi sù per il prato a sinistra e poi immettersi nel canale).
    Arrivati in cima al canale si scende di 20-30 m verso il passo (Joch in der Enge m. 2.732).
    La cima è proprio di fronte.
    vai alle fotoSe lo Stilonbach è pieno di valanghe, terra e sassi conviene scendere verso sud-ovest e raggiungere così l’itinerario della Wilde Kreuzspitze (Picco della Croce):
    attenzione orientamento difficile su questa variante di discesa!
    Esposizione: sud-ovest
    Dislivello: m. 1.350
    Traccia per GPS: su Wikiloc - su Mega

    08 maggio 2013

    Obere Weißzintscharte (Forc. Punta Bianca) m. 3.183

    vai alle foto
    Liviana, Bruno
    Alla partenza l’unica cosa azzeccata era il sole, le condizioni della neve invece, completamente fradicia, facevano dubitare della convenienza a proseguire.
    Arrivati al rifugio Ponte di Ghiaccio il manto nevoso è divenuto abbastanza portante e poi da 2.800 m in sù perfettamente portante con sopra 6-7 cm di neve fresca umida.
    Il sole nel frattempo aveva lasciato il posto alle nebbie.
    Inaspettatamente la discesa è stata bella: neve fresca umida in alto, firn con sopra 4-5 cm di neve fresca fino al rifugio, poi giù diritto nella nostra traccia di salita con qualche curva mica male fino a quota 2.000 dove abbiamo dovuto caricarci gli sci sullo zaino.
    Ci sarebbe stata un pò di neve per scendere per il primo canale quasi fino al lago ma non era utilizzabile sia perchè la neve lì era già collassata sia perchè si sarebbe dovuto andare in diagonale  sopra un’estesa area di blocchi di valanga.
    Orario di discesa oggi: poco dopo le 10:00 – se le temperature salgono ancora anche di poco la gita è per il momento sconsigliabile.
    Attenzione: la strada è ufficialmente chiusa e non è stata liberata dalle valanghe, però non osservando il divieto si riesce a salire per quasi un terzo del tratto chiuso in inverno.

    Descrizione dell’itinerario con cima omonima e traccia per GPS (su sentres.it)

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    06 maggio 2013

    Il Gruberhof a San Genesio…

    vai alle foto…punto nodale di connessione tra gli autoctoni trentini e quelli altoatesini
    Antonella, Bruno, Carlo, Fabio, Francesco M., Liviana, Mario, Mauro, Michela, Renata, Roberto F., Roberto P., Ruth, Sandro, Stefania
    Cena di ritrovo dei fedelissimi del gruppo “Sci AlpinismoZen” presso il maso Gruberhof.
    C’erano trentini ed altoatesini certificati DOC ma anche IGT, DOP e IGP.
    Assenti giustificati: Alessandra, Anabella, Francesco C. e Wally Testo del discorso ufficiale: non c’è perchè il “zen” è di poche parole
    Tormentone della serata: “El taruss su la’ nef el la’ mola masa”Descrizione dell’itinerario (su www.viaMichelin.it)

    05 maggio 2013

    Punta Martello (Hintere Schransp.) m. 3.357 con discesa sul lago

    Bruno, Liviana, Mauro, Michela
    Discesa strepitosa (ore 10:55) fino al bosco, poi sopravvivenza e infine con gli sci caricati sullo zaino da 2.000 m di quota fino all’albergo “Al Lago”.
    Sole e Firn “aromatizzato” alla sabbia del Sahara.
    Grazie a Mario per l’assistenza in tempo reale in merito alla scelta dell’itinerario.
    L’itinerario:
    Punto di partenza: parcheggi nei pressi dell’albergo Enzian in Val Martello (m. 2.050 circa)
    Descrizione: L’itinerario di salita è quasi uguale a quello che conduce sulla Terza Cima Venezia, arrivati sul ghiacciaio ci si dirige verso la forcella a sud-ovest della Punta Martello e poi sulla cima.
    La discesa si svolge direttamente dalla cima in direzione del lago di Gioveretto (Zufrittsee).
    Arrivati sopra l’albergo “Al Lago/Zum See” a quota 2.100 circa attenzione a non sbagliare itinerario per non trovarsi nei burroni: dirigersi a destra verso due ponticelli che consentono di attraversare il ruscello e poi sempre verso destra finchè non si incontrano i segnavie del sentiero nr. 12A che si seguono fino al lago (ormai a piedi e con gli sci in spalla se è tarda primavera).
    A questo punto autostop per recuperare l’auto che si trova a 2,5 km.
    Esposizione in salita: nord-ovest / in discesa: nord
    Dislivello: m. 1.306 / in discesa: m. 1.469
    Traccia per GPS& avviso

    Per alcune foto dell’itinerario di salita vedi la precedente gita sulla Terza Cima Venezia.
    Qui le foto scattate sulla cima e durante la discesa:
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    04 maggio 2013

    Forcellone del Latemar e Cima omonima (Erzlahnspitze) m. 2.719

    vai alle fotoBruno, Leo, Liviana, Loris, Michela, Ruth
    Ruth e Leo in cima, noialtri a contemplare la loro bella salita dalla forcella, quella di destra (m. 2.630).
    Bel firn ammorbidito al punto giusto alle 12:00 quando abbiamo iniziato la discesa.
    2 o 3 togli-metti sulla strada forestale, tra qualche giorno i togli-metti saranno parecchi e anche abbastanza lunghi.
    Oggi ancora con gli sci fino all’auto!
    L’itinerario:
    Punto di partenza: stazione a valle impianti Obereggen
    Descrizione: Si sale sù per la pista fino ad arrivare ad una malga, qui si prosegue a sinistra per una strada forestale quasi pianeggiante fino ad arrivare nel canale che porta direttamente al forcellone del Latemar (poco prima a volte se c’è neve si può optare per una breve scorciatoia nel bosco) – stessa strada in discesa
    Esposizione: nord-ovest
    Dislivello: 1.169
    Traccia per GPS (solo previa registrazione al sito www.gps-tour.info)

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    25 aprile 2013

    Cima Cevedale (Zufallspitze) m. 3.757

    vai alle fotoBruno, Fabio, Liviana
    Abbiamo trovato tutti i tipi di neve splendida, specialmente firn.
    Da metà ghiacciaio in giù scendendo sul lato destro (quello dove i raggi del sole arrivano con un più basso angolo di incidenza) e iniziando la discesa alle ore 11:25 circa (non dopo !) abbiamo fatto una mega-discesa stratosferica di 1.700 m. di dislivello.
    Poi una meritata pausa all’albergo Zufritt (Gioveretto) e una capatina al ristorante Onkel Taa e all’annesso museo K.u.K. Bad Egart - Museo all'aperto e storia tirolese
    Grazie a Fabio e Liviana !
    Descrizione dell’itinerario e traccia GPS (su sentres.it)

    24 aprile 2013

    Terza Cima Venezia m. 3.366

    vai alle fotoBeppe, Bruno, Edi, Liviana, Paolo, Renzo, Roberto, Silvano
    Paesaggio spettacolare con valanghe imponenti, buon innevamento fino all’auto, righiacciamento confortante almeno su questo versante intorno a nord.
    Discesa credo alle 12:00 circa (non ho guardato l’ora).
    Descrizione dell’itinerario e traccia GPS (attenzione coeff. di errore <= 60 m!) (su sentres.it)

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    17 aprile 2013

    Langgrubjoch (Passo di Fossalunga) e cima Kurzras m. 3.110

    vai alle fotoRoberto, Liviana, Bruno, amici di Roberto
    Uniche possibilità in questi giorni di caldo quasi estivo le gite con partenza da 2.000 m. di quota ed esposizione preferibilmente tra nord-est e nord-ovest.
    Firn bellissimo e poi giù per la pista di slittino dove si sciava anche magnificamente.
    Ora di discesa circa le 09:30.
    Liviana era molto lenta in discesa ma solo perchè si era dimenticata di togliere le pelli di foca (!)

    L’itinerario:
    Punto di partenza: Val Senales - Kurzras (Maso Corto) m. 2.011
    Descrizione: Si percorre inizialmente l’itinerario per la Schwemser Sp. (Punta di Oberettes) e poi si devia a sinistra per la Valle di Fossalunga (Langgrubtal); raggiunta la forcella a quota 3.017 m. si prosegue sulla destra fino sulla cimetta vicinissima.
    Esposizione: nord-est
    Dislivello: 1.099
    Traccia per GPSmp;

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    16 aprile 2013

    Dalla Elles con gli “sci d’acqua” !

    vai alle fotoOggi sono andato in esplorazione tanto per vedere com’è la situazione.
    A quota 2.000 stavo quasi per tornare indietro: …e invece alle 09:45 mi sono trovato sulla Ellesspitze (C. Elles) m. 2.661.
    A questo punto ho chiesto aiuto ai miei sci “maggiorati” e ne è risultata inaspettatamente una bella sciata: il marciume sotto i 2.200 dava la sensazione di sciare quasi in polvere! E poi sulla strada forestale la neve è compattata dai numerosi passaggi ed è abbastanza scorrevole dove non è ancora arrivato il sole.
    Sopra i 2.200 c’è un firn che sostiene giusto giusto il peso dello sciatore.
    Su questo versante tra est e nord-est sono sceso alle 10:10, dopo non lo consiglio anche se forse stanotte righiaccia qualcosina in più perchè il cielo è previsto un pò più sereno della notte appena passata.
    Ho tralasciato l’aspetto pericolo valanghe di neve bagnata perchè mi sembra ovvio che con delle condizioni come in questi giorni non sia da sottovalutare.

    14 aprile 2013

    Untere Rötspitze (Pizzo Rosso Piccolo) m. 3.289

    vai alle fotoBruno, Ciro, Diego, Mauro, Michela
    Purtroppo una coperta di nuvole alte ha oscurato il sole per tutta la mattinata ma comunque la visibilità era abbastanza buona per poter godere della ennesima sciata in “powder” (sopra i 2.200 m.)
    Siamo scesi per la variante di discesa consigliata solo con buone condizioni (traccia per GPS della discesa).
    Una visitina all’interno della chiesetta di Santo Spirito (Heilig-Geist-Kirche) che risale al 400 e poi birra e vino alla baita Talschlusshütte, meta preferita dagli sciatori alpinisti reduci dalle salite al Pizzo Rosso, Picco dei 3 Signori ed altre cime.
    Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS (su sentres.it)

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    13 aprile 2013

    Magerstein (M. Magro) m. 3.273

    vai alle fotoBruno, Mauro, Michela, Sandro
    Neve farinosa bellissima da 3.273 fino a 2.100 m. di quota, poi sotto pesante ma nel canale nel bosco divertente (siamo scesi per la variante nel bosco più a est – vedi mappa sul sito sentres.it).
    Sul ghiacciaio durante la discesa è avvenuto un incidente da valanga che ha coinvolto uno sciatore alpinista rimasto ferito (vedi foto sotto dove si vede l’estesa valanga su un’esposizione est con inclinazione di circa 36-37°).
    Al termine della gita ci siamo intrattenuti per il dovuto rito mangereccio presso la Jausenstation Angerer dove la cortesia è di casa.
    Descrizione dell’itinerario e traccia GPS (su sentres.it)

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