Stamattina non avevo intenzione di fare una gita a causa delle previsioni meteo incerte.
Ma appena sveglio mi sono accorto che il vento della notte aveva spazzato via tutte le nubi e che le stazioni meteo registravano da 10 a 20 cm di neve fresca sopra i 2.000 m. di quota.
Come si poteva lasciare al sole la nuova polvere appena scesa dal cielo ?
Alla fine Roberto ed io siamo partiti per la Val Senales con intenzione di salire la cima Saldura o la forcella Lazaun.
Arrivati a quota 2.800 circa guardo casualmente in alto e non mi vedo un valangone che precipita dalle rocce verso di noi, allora grido a Roberto che ancora non l’aveva vista: “Roberto…una valanga!”; subito ci siamo buttati in diagonale a sinistra per allontanarci dalla sua probabile traiettoria.
In pochi secondi era tutto finito: la valanga, di dimensioni abbastanza ragguardevoli, si era fermata a 10 m. da noi e dagli altri 6 sciatori alpinisti presenti, aveva toccato gli sci di una sciatrice alpinista e praticamente sfiorato la traccia di salita verso la Cima Saldura.
A questo punto tutti, compresi noi, abbiamo deciso per un dietrofront e ci siamo goduti circa 780 m. di dislivello di ottima sciata su neve che il sole ancora non aveva compromesso.
Per finire al maso Finailhof, a m. 1.952, dove si mangia ottimamente cucina con ingredienti del posto in una stube del 1854 e dove si possono ammirare anche oggetti antichi (vedi le foto).
Nota: nessuno ha fotografato la valanga perchè il pensiero principale era quello di abbandonare la zona (!!!)
Storia del maso Finail (in tedesco)
Descrizione dell’itinerario per la Cima Saldura e traccia per GPS (articolo precedente)