20 ottobre 2015

Alla base della Wilde Kreuzspitze m. 3.134

Aggiornamento del 27/10/2015:

foto del 27 ottobre 2015
Si scia fin quasi a quota 2.300 m. ma si beccano parecchi sassi dove il manto nevoso è esiguo. Sulle esposizioni nord la neve è prevalentemente crostosa, ventata o ghiacciata, su quelle sud si presenta simile ad un firn. Il manto nevoso si è ritirato considerevolmente per cui non ha più le caratteristiche adatte per una gita con gli sci (almeno in questa zona non interessata da ghiacciai). Sopra i 2.500 m. ci sono molti pendii con uno strato di neve discreto che, se non si scioglierà, farà da fondo per le nevicate future.

20 ottobre 2015

Appena sceso dall’auto ho pensato “oh mamma mia”, sotto i 1.900 m. la neve è praticamente scomparsa e sui versanti tra est e ovest si vedono chiaramente le erosioni prodotte dal vento.
Infatti la situazione nevosa è totalmente cambiata per opera del vento che però non ha determinato la formazione di croste ma ha spostato un bel pò di neve farinosa proprio sull’itinerario scialpinistico.
C’è anche da dire che sopra i 2.500 m., ma in particolare sopra i 2.800 m., la neve è molto instabile e sui pendii anche non troppo ripidi tende a fare crepe di distacco e ‘wumm’ di assestamento.
Per tale motivo a circa 2.900 m. ho fatto dietrofront e sono sceso (tralaltro la tipologia di neve presente oggi sopra i 2.800 sul versante sud non avrebbe sicuramente consentito una grande discesa).
vai alle fotoIn conclusione 1.000 metri di dislivello di bella neve prevalentemente farinosa o, in basso, di una via di mezzo tra firn e polvere (contatti leggeri delle lamine con rocce: ..meno di alcuni giorni fà).
Sono sceso fino all’inizio della gola (ca 1.930 m. di quota)… quindi 230 m. di dislivello a piedi.

17 ottobre 2015

Assaggio di neve per irriducibili (Plattspitze di Valles)

E’ un percorso prevalentemente costituito da strada forestale e pascoli d’alta quota con pochi sassi.
Sono salito con gli sci dall’auto (1.700 m.) ma poi nel scendere ho dovuto toglierli a 1.930 m. perchè nel frattempo la poca neve presente si era sciolta quasi tutta.
A 2.000 m. 15-17 cm, a 2.100 30 cm, sotto la cima 50-60 cm: è il minimo per poter dire di aver sciato, 550 m di dislivello belli ma con parecchi leggeri contatti (sci vecchi obbligatori), il resto per metà scendendo piano piano e facendo attenzione a non impiantarsi in mezzo ai rododendri semisepolti e per metà a piedi.
vai alle fotoNon sembra ci siano accumuli da vento, gli strati di neve più profondi si sono leggermente induriti e sono praticamente portanti, in superficie ci sono fino a 15-20 cm di neve farinosa.
Oggi discretamente bello ma non più veramente consigliabile finchè non nevica ancora, a meno che non si vada molto più in quota.

note: obbligatori sci vecchi, trattamento anti-zoccolo alle pelli di foca, casco

13 ottobre 2015

I profeti della neve

verbascoRiporto la mia traduzione (molto libera) di alcuni passi dell’articolo apparso sul portale “Wetteronline” Droht ein Jahrtausendwinter ?
Sta per arrivare un inverno eccezionale?
In questi giorni è di attualità un elemento che annuncerebbe l’arrivo di un inverno eccezionale: questo elemento è un fiore, il verbasco o “tasso barbasso” (Verbascum Thapsus), una pianta officinale biennale alta fino a 2 metri che produce fiori gialli.
Ma questa pianta è veramente in grado di prevedere il tempo? Oppure reagisce agli stimoli degli agenti atmosferici come tutte le altre piante?
Ma veniamo al punto: le infiorescenze del verbasco formano strutture irregolari che sarebbero tuttaltro che casuali. Per ogni fiore dell’infiorescenza mancante si può prevedere una tempesta di neve, se poi lo stelo è addirittura senza fiori allora ghiaccerà il lago di Costanza (!!!)
Rimarrebbe ora solo da calcolare quando ciò avverrà e questo sarebbe possibile osservando semplicemente l’altezza del fiore mancante sullo stelo della pianta!
Sulla base dell’osservazione delle infiorescenze del verbasco che cresce in Germania sembrerebbe in arrivo un inverno memorabile, freddo e nevoso.
Altri „esperti“ hanno un compito molto più difficile: essi devono interpretare le foglie a terra degli alberi in autunno oppure il numero di noccioline presenti nei nidi degli scoiattoli.
I più furbi hanno escogitato applicativi computerizzati automatici che analizzano il comportamento sessuale delle raganelle.
Secondo questi ultimi l’inverno sarà ricco di precipitazioni ma non freddo.
Vaste zone dell’Atlantico settentrionale sono attualmente più fredde del solito, questo potrebbe essere un indizio per un inverno freddo, ma a volte in questi casi è avvenuto l’esatto opposto.
Ma come sarà veramente questo benedetto inverno che sta arrivando? Esistono pronostici stagionali seri? La risposta è un secco NO! Il tempo soggiace al cosiddetto principio del caos.
Previsioni affidabili oltre pochi giorni sono assolutamente impossibili!

Ma le previsioni per i prossimi giorni deporrebbero a favore dei profeti del verbasco Mi rotolo per terra dalle risate

12 ottobre 2015

Hochfeiler (Gran Pilastro) m. 3.510

L’itinerario:
Punto di partenza: parcheggio rifugio Gran Pilastro lungo la strada per il Passo Vizze – m. 1.718
Descrizione: Il sentiero è il nr. 1 fino a quota 2.540 circa poi, se si vuole evitare di passare per il rifugio, si prende a sinistra per il nr. 1A.
Spesso sono necessari i ramponi per il tratto di cresta finale.
Per maggiori dettagli vedi su sentres.it oppure su aquilerampanti.it.
Dislivello: m. 1.900 (comprese controsalite del ritorno)

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11 ottobre 2015

Kreuzjoch v. Mittewald m. 2.560

L’itinerario:
Punto di partenza: Mezzaselva – parcheggio centro paese m. 801
Descrizione: Si segue la pista ciclabile per 10 minuti in direzione nord finchè sulla sinistra si nota il cartello che indica l’inizio del sentiero nr. 21; dopo un pò si incrocia la strada forestale che è da seguire per 5 tornanti, in corrispondenza del 5° tornante riprende il sentiero.
Più avanti ci sono ancora due punti di sentiero che coincidono con la strada forestale, il primo di pochi metri in corrispondenza di un bivio (seguire il tornante verso sinistra) e il secondo tra le prime malghe e la malga Thaler (quella per metà in muratura bianca).
In alcuni punti la segnaletica è poco visibile o perchè scolorita dal tempo o perchè nascosta dalla ricrescita della vegetazione, non ci sono comunque altri sentieri segnati nelle vicinanze e quindi non si dovrebbe sbagliare.
A circa 1.900 m. di quota il sentiero diviene aspro ed appare come un’esile traccia non sempre ben definita; sopra i 2.200 m. l’itinerario è a tratti leggermente esposto.
Anche se così si allunga leggermente il percorso, nel ritorno è un pò più comodo scendere dall’altra parte in direzione della valle di Vallaga (Flaggertal): segnavie nr. 21 e poi nr. 16, qui il sentiero infatti è meno aspro e ripido e non è mai esposto.
La prima metà della salita non è particolarmente affascinante ma la parte superiore della gita lo è sicuramente.
Dislivello: m. 1.759
Traccia per GPS

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10 ottobre 2015

Tschiffernaun m. 2.698 e Seefeldspitze m. 2.717

L’itinerario:
Punto di partenza: Valles – parcheggio malghe di Fane m. 1.700
Descrizione: Si segue il sentiero nr. 15A che passa attraverso la malga Tschiffernaunalm (m. 2.216), poi appena si arriva sotto la forcella Steinbergscharte (m. 2.574) il sentiero piega a destra verso est in direzione di una forcella da cui mancano rispettivamente solo 47 e 66 m. di dislivello per le cime.
Sulla mappa Kompass il sentiero nr. 15A arriverebbe solo fino a quota 2.000 circa ma in realtà è segnato bene fin sulla cima Seefeldspitz.
Dislivello: m. 1.064

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08 ottobre 2015

Rifugio di Vallaga e Hörtlaner Spitze m. 2.660

I colori dell’autunno sono al massimo del loro splendore. Fa caldo.
L’itinerario:
Punto di partenza: Le Cave/parcheggio Pundleid m. 1.189
Descrizione: Si segue il sentiero nr. 15 e poi il nr. 13 che conduce al rifugio di Vallaga (Flaggerschartenhütte) m. 2.481. Da qui si può salire per la cresta sud (un pò esposto) o meglio per il sentiero nr. 13 e poi fuori dei sentieri in direzione della parte finale della cresta sud (un passaggio esposto di pochi metri). Nel ritorno si può scendere per un tratto della cresta ovest e poi giù diritti in direzione del sentiero nr. 13.
Dislivello: m. 1.760

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02 ottobre 2015

Felsköpfl m. 3.235

Avevo l’intenzione di salire sul Sasso Nero (Schwarzenstein) ma a 3.200 m. c’era la nebbia e tirava un forte vento e quindi ho modificato la mia destinazione verso la più vicina cima Felsköpfl.
L’itinerario:
Punto di partenza
: S. Giovanni (Valle Aurina) – Stallila m. 1.472 – piccolo parcheggio
Descrizione:  Si segue la strada forestale fino alla Daimeralm m. 1.862 (un tratto di sentiero ci sarebbe ma credo che ben pochi lo utilizzino preferendo la più comoda via sterrata).
Poco prima di 2 minuscoli laghetti, a quota 2.470 credo, ci sono le indicazioni e si può scegliere se salire al vecchio rifugio Vittorio Veneto (Schwarzensteinhütte) a sinistra per il sentiero nr. 23 con la Via Ferrata Ghiacciaio/Gletscher Klettersteig (la più facile se non è presente troppo ghiaccio e neve e in genere dopo metà agosto) oppure per il sentiero nr. 23B con  la via ferrata Camino/Kamin Klettersteig (scale quasi verticali, necessaria attrezzatura da ferrata).
Dal rifugio la meta non è lontana.
Per una descrizione più dettagliata vedi sul sito clubaquilerampanti.it
Dislivello: m. 1.770
Traccia GPS del tratto alto dell’itinerario seguendo la Via Ferrata Ghiacciaio (Gletscher Klettersteig)

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01 ottobre 2015

Wurmaul (C. Valmala) m. 3.022

L’itinerario:
Punto di partenza
: Valles - parcheggio malghe di Fane m. 1.700
Descrizione: vedi su sentres.it oppure su vienormali.it
Dislivello: m. 1.322

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