Il ripido pendio finale sembrava proprio un pendio da manuale delle valanghe e, tralaltro, non era nemmeno tracciato; abbiamo allora deciso di seguire la traccia di salita esistente che ci ha condotti sù per un canalino più a sinistra del percorso classico, canalino che dava l’impressione di avere un manto nevoso molto più stabile e con le rocce sovrastanti non sovraccariche.
Questa volta la neve in salita era crostosa ma, arrivati sulla cresta tra la Auchgrübl ed il Ruderer Berg, con la nostra bacchetta magica la abbiamo trasformata in splendida neve farinosa (vedi filmato).
Bruno
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Auchgrübl (traccia per GPS)amp;avviso