Tipologia: E-MTB AM-Enduro
Sentieri: nr. 6, 151 e 36
Al Passo ciclabile più alto d'Europa!
Mega-giro eccezionale! Non saprei quale sia stata la mia gita più bella sinora ma questa potrebbe esserlo...
Oggi non sono serviti vestiti invernali (guanti con le dita, pantaloni lunghi) perchè c'era il sole, però a queste quote non si può mai sapere.
Mega-giro eccezionale! Non saprei quale sia stata la mia gita più bella sinora ma questa potrebbe esserlo...
Oggi non sono serviti vestiti invernali (guanti con le dita, pantaloni lunghi) perchè c'era il sole, però a queste quote non si può mai sapere.
Mi sono serviti 90 W per le controsalite tecniche che si incontrano lungo tutta la discesa, quindi è buona cosa cercare di arrivare al passo con una riserva adeguata di carica elettrica altrimenti la discesa potrebbe diventare un mezzo tormento anzichè un divertimento a 360°.
L’itinerario:
Punto di partenza: Prato allo Stelvio: parcheggio - m. 900
Punto di arrivo: Coldrano (Goldrain) - parcheggio campo sportivo - m. 660
Lunghezza percorso: km. 55 (con due auto) - km. 76 (con un'auto)
Dislivello in salita: m. 2.726 (con un'auto sola: 240 m. in più - però sfruttando la funivia si potrebbe ridurre di 670 m.)
Dislivello in discesa: m. 3.000
Quota massima raggiunta: m. 3.123
Punto di ristoro e ricarica batterie: Waldruhe m. 1.731
Sentieri che mi sono piaciuti in particolare: ogni metro di sentiero
Difficoltà: nel complesso difficile, a tratti molto difficile, ci sono parecchi brevissimi passaggi e pochi brevi tratti dove non è possibile passare stando in sella alla bici o è estremamente impegnativo ma non c'è un metro che si possa definire brutto.
C'è di tutto, prevalentemente rock garden poi slow, fango ed altro (pochissime radici).
I momenti in cui si avverte il disturbo arrecato dal dover scendere più volte dalla bici vengono dopo pochi istanti cancellati dalla bellezza sia tecnica che naturalistica del percorso.
Ci sono parecchi passaggi con gradoni di roccia molto alti dove occorre stare attenti a non toccare con il motore o il movimento centrale (... e a non capotarsi).
C'è di tutto, prevalentemente rock garden poi slow, fango ed altro (pochissime radici).
I momenti in cui si avverte il disturbo arrecato dal dover scendere più volte dalla bici vengono dopo pochi istanti cancellati dalla bellezza sia tecnica che naturalistica del percorso.
Ci sono parecchi passaggi con gradoni di roccia molto alti dove occorre stare attenti a non toccare con il motore o il movimento centrale (... e a non capotarsi).