06 marzo 2012

Mi sono convertito allo sci “maggiorato”…e col “rocker”

Questo post è vecchio e superato: attualmente sono passato ad uno sci più leggero e molto più performante…
Qui le mie impressioni sugli sci Blizzard “Zero G 85” e sull’attacchino ATK mod. Raider 12


k2Cambio sci solo ogni 4-5 anni perchè rimango sempre un pò affezionato alle cose vecchie.
I miei compagni di gita Michela e Roberto sciano con il K2 WayBack, Mauro con sci autocostruiti (!) sempre con struttura “rocker”, Francesco e Carlo con uno sci della medesima categoria…hanno quasi tutti lo sci largo e la loro sciata mi pare facilitata e anche più bella a vedersi…ho voluto provare anch’io e ieri mi sono preso il vecchio modello con struttura rocker del K2 WayBack da 174 cm (…ma è praticamente lungo come un Movement da cm 177) e attacco Dynafit TLT Vertical (ho dovuto abdicare per l’attacchino perchè il mio attacco Silvretta Pure è praticamente fuori produzione e gli attacchi pesanti non mi piacciono proprio).
Mi è anche sembrato il momento giusto per acquistarlo perchè, completo di attacco e pelli di foca, è costato da Sportler a Bressanone €. 539 (in realtà ho pagato 40 € in più ma solo perchè ho preferito le pelli di foca di marca al posto di quelle economiche).
Una recensione del K2 Wayback 174 cm modello più recente
I test di 2 modelli concorrenti:
- Black Diamond Revert
- Movement Bond
e inoltre:
- Uso, manutenzione e scelta delle pelli di foca
17/03/2012:
Lo ho testato già in 7 gite.
Il negoziante mi aveva avvisato che avrei dovuto cambiare stile (io scio con gli sci uniti) e passare ad una sciata con gli sci larghi e che lo avrei dovuto acquistare più lungo di uno sci classico per via del “rocker" Stella; inoltre mi ha avvertito che ci avrei messo un pò di tempo ad abituarmici e che per le gite con pendenze sostenute era preferibile lo sci classico.
Nonostante lo sci sia abbastanza largo (124-88-108) già il primo giorno mi ci sono trovato perfettamente a mio agio ; dopo un paio di uscite con questo tipo di sci viene spontaneo sciare a gambe leggermente larghe con gli scarponi che non si toccano tra loro.
Ho anche notato che quando si incontra inaspettatamente un’area con ‘neve difficile’ si fa ancora in tempo ad allargare gli sci in  modo da non perdere l’equilibrio…cosa che con gli sci sottili risulta più difficile (almeno con i miei Völkl da museo).
Sono rimasto anche più che soddisfatto dell’attacchino Dynafit TLT Vertical che mi pare nettamente migliore del TLT Speed che ho avuto in passato e “grazie al quale” avevo perso uno sci.
Se si deve fare la traccia su nevi fonde lo sci “rockerato” è eccezionale e in discesa è stupendo e molto ma molto più divertente e più ‘facile’ di uno sci classico, anche su Firn va benissimo insomma sembra che vada meglio quasi dappertutto… unici nei:
1) quando ci si è abituati ad uno sci col “rocker” Stella non si prova più divertimento a sciare con i propri vecchi sci !
2) su nevi molto bagnate o marce conviene sciolinare perchè lo sci, essendo più largo, risulterebbe anche un pò più lento perchè ha una maggiore superficie di scivolamento.

In salita, su traccia battuta, si fa un pò più fatica perchè anche le pelli di foca hanno logicamente una superficie maggiore e quindi conseguentemente fanno anche un pò più attrito col manto nevoso.
Si potrebbe ridurre l’attrito col manto nevoso utilizzando delle vecchie pelli tagliate a metà per il lungo dopo aver eliminato l’attacco di coda (vedi foto sotto…) ma questo sistema funziona con certi tipi di neve (ad es. Firn), mentre invece in altre situazioni potrebbe non offrire sufficiente tenuta in salita (dipende anche dal tipo di pelle di foca utilizzato).
pelli di foca tagliate a 1/2 pelli di foca tagliate a 1/2

Stella Rocker = Il rocker è una particolare conformazione del ponte dello sci, ereditata dagli sci Freeride, si può dire che il rocker è lo spostamento verso l’attacco della curvatura della spatola  con il vantaggio di facilitare l’entrata in curva dello sci ed il galleggiamento delle punte in neve fonda.Su NeveItalia un articolo completo sul rocker e le case produttici che, oltre a Mauro per i suoi sci “Laguna”, lo hanno adottato