27 maggio 2013

Stilonrinne (canale Stilon)

Aggiornamento del 28/05/2013: Le condizioni a fine maggio cambiano da un giorno all'altro: infatti ho saputo che chi è sceso oggi (28/05/13) ha beccato almeno 6-7 sassi nascosti sotto la neve recente (prima ce n'era a sufficienza per poterci sciare sopra adesso non più).
Pertanto il mio giudizio attualmente deve intendersi non più 'consigliabile' ma al massimo 'accettabile', a meno che la neve in arrivo domani non ricopra di nuovo la sassaia depositata sopra le valanghe tra i 2.050 e i 2.300 m. di quota.
Sopra i 2.400 è comunque in ottime condizioni.
vai alle foto27/05/2013:Fino a 2-3 settimane fà il canale dove scorre lo Stilonbach e che costituisce l’itinerario classico di salita per la Cima Valmala (Wurmaulspitze) era in brutte condizioni perchè tra i 2.050 e i 2.350 m. di quota era costituito da blocchi di valanga ricoperti di terra, sassi e sassetti.
Il caldo e la neve nuova caduta nei giorni scorsi hanno contribuito però a far tornare interessante la discesa da questo canale.
Si scende bene fino a 2.000 m. poi, con 3 cava-e-metti ci si abbassa ancora di 80-90 metri.
Qualche sassetto inevitabile comincia però già a spuntare fuori…
La neve sopra i 2.650 m. è piuttosto ventata, al di sotto invece è stupenda perchè costituita da neve primaverile portante morbida ricoperta di qualche cm di neve fresca (nevica ogni notte oramai…sarà la conseguenza dell’effetto serra ?)
Descrizione dell’itinerario (questa volta sono salito e sceso per il canale Stilonrinne perchè è in buone condizioni).

26 maggio 2013

Verso la Zufallspitze (Cima Cevedale) …

vai alle fotoBruno, Liviana, Mauro D., Mauro B., Michela, Roberto
…combattendo contro il vento e il gelo invernale siamo arrivati fino a quota 3.050 poi abbiamo perso la motivazione e siamo scesi: la discesa non era poi così male anche se avremmo preferito molta più neve fresca (ce n’erano pochi cm) oppure un firn ammorbidito al punto giusto.
Mauro I. è invece arrivato fino in cima.
Tra i 3.000 ed i 3.500 m di quota la neve è ventata oppure crostosa difficile.
Sia all’andata che al ritorno abbiamo sfruttato il primo tratto della salita verso la Terza Cima Venezia così da poter partire ed arrivare con gli sci praticamente quasi fino all’auto (con una piccola controsalita nel ritorno).
Al posto di ristoro albergo Zufritt ci siamo poi ritrovati con Ruth e i suoi due amici appena scesi dalla Hint. Schranspitze (Punta Martello) dal versante di nord-est.
Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS (su sentres.it)

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23 maggio 2013

Girotondo attorno alla Grantspitz m. 2.656

vai alle fotoGodiamoci l’ultimo firn prima dell’arrivo della neve nuova Pugno
Risalito 3x e sceso 4x (ogni 3 salite oggi c’era una discesa in regalo).
Le marmotte non credo abbiano gradito.
Si scia ancora fino a m. 2.080 circa.
Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS

22 maggio 2013

Punta Martello (Hintere Schransp.) m. 3.357 con discesa sul lago

vai alle fotoBruno, Fabio, Liviana, Mauro D., Roberto P.
Oggi abbiamo ripreso l’attività scialpinistica “in vista dell’inizio dell’invernoA bocca aperta” che secondo il meteo dovrebbe concretizzarsi domani sera con nevicate fin sotto i 1.200 m. di quota!
Abbiamo trovato condizioni della neve quasi invernali: prevalentemente neve polverosa e poi, in basso, Firn liscio come un biliardo…insomma splendida sciata!
In salita si portano pochissimo gli sci perchè con un paio di cavaemetti si possono calzare all’altezza dell’albergo abbandonato.
Verso il lago di Gioveretto (Zufrittsee) si scende con gli sci fino a circa 2.200 m. di quota poi a piedi verso l’albergo Al lago/Zum See.
Abbiamo mangiato nel simpatico Cafe Bar Imbiss-Stube Hölderle.
Ho sciato anche per la Michela come da lei richiestomi Mi rotolo per terra dalle risate
Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS (vedi gita precedente)

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15 maggio 2013

Saldurspitze (P. Saldura) m. 3.433

Saldurspitze nel maggio 2012Roberto P., Liviana, Bruno
Siamo arrivati quasi in cima ma il tempo nebbioso ci ha fatto desistere.
La parte più bella della discesa è stata la pista dalla baita Lazaun in giù.
Al di fuori delle piste la neve è rigelata appena superficialmente per cui si scia su un fondo che proprio portante non è, ma cede un paio di cm rendendo difficoltosa la conduzione delle curve (tranne per Roberto!)
Ci fosse stato il sole ed il sereno durante la notte sarebbe stata tutta un’altra esperienza: riproveremo se il meteo ce ne darà il tempo: “Chi la Sal dura la vince…”


L’itinerario:
Punto di partenza: Kurzras/Maso Corto m. 2.011 (Val Senales)
Descrizione: Si sale sù per la pista che arriva alla baita Lazaun (Lazaunhütte); naturalmente se gli impianti sono aperti si può sfruttare l’impianto di risalita (chiusura intorno al 5 maggio).
Si attraversa il pianoro della Lazaunalpe e poi si guadagna quota giungendo sul ghiacciaio “Vedretta di Lazaun”.
Poco prima di arrivare alla forcella tra la Lazaunspitze e la Saldurspitze (m. 3.225) si risale in linea diagonale verso sinistra il ripido versante nord della Punta Saldura raggiungendo, più o meno in alto a seconda delle condizioni, la cresta sinistra; lungo la stessa ci si porta sulla cresta est e da qui fino alla vetta (ramponi e piccozza).
Esposizione: nord-est
Dislivello: 1.422
Traccia per GPS& avviso

Nota: per le foto si rimanda alla gita dell’anno scorso alla forcella Lazaun oppure guardatevi le foto scattate ieri dal gruppo ALP-TRÄUME Südtirol

14 maggio 2013

Grabspitze (C. Grava) m. 3.059

vai alle fotoFantastica! Attenzione però… fantastica solo per “irriducibili” (sono quelli che ritengono che quando una gita non è consigliabile a piedi allora lo è sicuramente con gli sci).
Mettendo in conto una risalita durante la discesa (a quota 2.000 salire di poco più di 150 m – vedi foto sotto con la discesa finale segnata in rosso) si riesce a scendere con un paio di cava-e-metti fino al piccolo ricovero per pecore diroccato (m. 1.870 ca).
Pertanto con un dislivello di 1.810 m. di salita ho sciato per 1.350 m; in salita gli sci conviene portarli fino a quota 2.200 ca.
Neve farinosa in alto, poi firn…ora di discesa: 10:50 (perfetta)
Siamo comunque al limite: alle quote basse la neve è davvero poca…
Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS (su sentres.it)

12 maggio 2013

Punta di Oberettes (Schwemser Spitze) m. 3.445

vai alle fotoBruno, Roberto P., Ruth
La vista delle nuvole nere in rapido avvicinamento da nord-ovest ha fermato la “mitica” Ruth che ha proposto…(audite audite…) di rinunciare agli ultimi metri per raggiungere la vetta al fine di non rischiare di rovinarci la discesa sia come visibilità che come condizioni del manto nevoso: scelta subito condivisa e poi risultata anche azzeccata!
Ora di discesa: 09:40
Al ritorno ci siamo seduti all’aperto ai tavoli dell’albergo/ristorante Sonne di Parcines che propone ricette con ingredienti il più possibile a km zero (ad es.: trote e salmerini della val Venosta, asparagi e verdure locali) e si mangia bene.
Dopo pranzo ci siamo sdraiati sui “sedili dei giganti” a contemplare il panorama su Lagundo, Tirolo, Merano e sulle cime dei monti del Gruppo di Tessa.
Descrizione dell’itinerario e traccia per GPS (su sentres.it)

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09 maggio 2013

Wurmaulspitze (Cima Valmala) m. 3.022

L’itinerario classico sale per la gola chiamata “Stilonbach”.
Questa gola attualmente è caratterizzata, nella parte centrale, da neve da valanga ricoperta di terriccio, un pò di sassi e innumerevoli sassetti e non invita molto alla discesa.
Pertanto oggi sono salito di qua ma sono sceso per l’itinerario che di solito preferisco e che corre sulla esposizione di sud-ovest: bella discesa per 670 m di dislivello poi 50 metri in diagonale sinistra a piedi, infine di nuovo con gli sci verso il fondovalle.
Si scende con gli sci fino a quota 1.980 m.
Ah…dimenticavo: orario di discesa 09:55 perchè il righiacciamento notturno è minimo!
L’itinerario:
Punto di partenza: Valles/parcheggio malghe di Fane m. 1.700
Descrizione: Si attraversano le malghe e si va verso destra dirigendosi alla base dello Stilonbach. Ora si risale il canale Stilonbach (se c’è poca neve in basso conviene salire a piedi sù per il prato a sinistra e poi immettersi nel canale).
Arrivati in cima al canale si scende di 20-30 m verso il passo (Joch in der Enge m. 2.732).
La cima è proprio di fronte.
vai alle fotoSe lo Stilonbach è pieno di valanghe, terra e sassi conviene scendere verso sud-ovest e raggiungere così l’itinerario della Wilde Kreuzspitze (Picco della Croce):
attenzione orientamento difficile su questa variante di discesa!
Esposizione: sud-ovest
Dislivello: m. 1.350
Traccia per GPS: su Wikiloc - su Mega

08 maggio 2013

Obere Weißzintscharte (Forc. Punta Bianca) m. 3.183

vai alle foto
Liviana, Bruno
Alla partenza l’unica cosa azzeccata era il sole, le condizioni della neve invece, completamente fradicia, facevano dubitare della convenienza a proseguire.
Arrivati al rifugio Ponte di Ghiaccio il manto nevoso è divenuto abbastanza portante e poi da 2.800 m in sù perfettamente portante con sopra 6-7 cm di neve fresca umida.
Il sole nel frattempo aveva lasciato il posto alle nebbie.
Inaspettatamente la discesa è stata bella: neve fresca umida in alto, firn con sopra 4-5 cm di neve fresca fino al rifugio, poi giù diritto nella nostra traccia di salita con qualche curva mica male fino a quota 2.000 dove abbiamo dovuto caricarci gli sci sullo zaino.
Ci sarebbe stata un pò di neve per scendere per il primo canale quasi fino al lago ma non era utilizzabile sia perchè la neve lì era già collassata sia perchè si sarebbe dovuto andare in diagonale  sopra un’estesa area di blocchi di valanga.
Orario di discesa oggi: poco dopo le 10:00 – se le temperature salgono ancora anche di poco la gita è per il momento sconsigliabile.
Attenzione: la strada è ufficialmente chiusa e non è stata liberata dalle valanghe, però non osservando il divieto si riesce a salire per quasi un terzo del tratto chiuso in inverno.

Descrizione dell’itinerario con cima omonima e traccia per GPS (su sentres.it)

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06 maggio 2013

Il Gruberhof a San Genesio…

vai alle foto…punto nodale di connessione tra gli autoctoni trentini e quelli altoatesini
Antonella, Bruno, Carlo, Fabio, Francesco M., Liviana, Mario, Mauro, Michela, Renata, Roberto F., Roberto P., Ruth, Sandro, Stefania
Cena di ritrovo dei fedelissimi del gruppo “Sci AlpinismoZen” presso il maso Gruberhof.
C’erano trentini ed altoatesini certificati DOC ma anche IGT, DOP e IGP.
Assenti giustificati: Alessandra, Anabella, Francesco C. e Wally Testo del discorso ufficiale: non c’è perchè il “zen” è di poche parole
Tormentone della serata: “El taruss su la’ nef el la’ mola masa”Descrizione dell’itinerario (su www.viaMichelin.it)

05 maggio 2013

Punta Martello (Hintere Schransp.) m. 3.357 con discesa sul lago

Bruno, Liviana, Mauro, Michela
Discesa strepitosa (ore 10:55) fino al bosco, poi sopravvivenza e infine con gli sci caricati sullo zaino da 2.000 m di quota fino all’albergo “Al Lago”.
Sole e Firn “aromatizzato” alla sabbia del Sahara.
Grazie a Mario per l’assistenza in tempo reale in merito alla scelta dell’itinerario.
L’itinerario:
Punto di partenza: parcheggi nei pressi dell’albergo Enzian in Val Martello (m. 2.050 circa)
Descrizione: L’itinerario di salita è quasi uguale a quello che conduce sulla Terza Cima Venezia, arrivati sul ghiacciaio ci si dirige verso la forcella a sud-ovest della Punta Martello e poi sulla cima.
La discesa si svolge direttamente dalla cima in direzione del lago di Gioveretto (Zufrittsee).
Arrivati sopra l’albergo “Al Lago/Zum See” a quota 2.100 circa attenzione a non sbagliare itinerario per non trovarsi nei burroni: dirigersi a destra verso due ponticelli che consentono di attraversare il ruscello e poi sempre verso destra finchè non si incontrano i segnavie del sentiero nr. 12A che si seguono fino al lago (ormai a piedi e con gli sci in spalla se è tarda primavera).
A questo punto autostop per recuperare l’auto che si trova a 2,5 km.
Esposizione in salita: nord-ovest / in discesa: nord
Dislivello: m. 1.306 / in discesa: m. 1.469
Traccia per GPS& avviso

Per alcune foto dell’itinerario di salita vedi la precedente gita sulla Terza Cima Venezia.
Qui le foto scattate sulla cima e durante la discesa:
vai alle foto







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04 maggio 2013

Forcellone del Latemar e Cima omonima (Erzlahnspitze) m. 2.719

vai alle fotoBruno, Leo, Liviana, Loris, Michela, Ruth
Ruth e Leo in cima, noialtri a contemplare la loro bella salita dalla forcella, quella di destra (m. 2.630).
Bel firn ammorbidito al punto giusto alle 12:00 quando abbiamo iniziato la discesa.
2 o 3 togli-metti sulla strada forestale, tra qualche giorno i togli-metti saranno parecchi e anche abbastanza lunghi.
Oggi ancora con gli sci fino all’auto!
L’itinerario:
Punto di partenza: stazione a valle impianti Obereggen
Descrizione: Si sale sù per la pista fino ad arrivare ad una malga, qui si prosegue a sinistra per una strada forestale quasi pianeggiante fino ad arrivare nel canale che porta direttamente al forcellone del Latemar (poco prima a volte se c’è neve si può optare per una breve scorciatoia nel bosco) – stessa strada in discesa
Esposizione: nord-ovest
Dislivello: 1.169
Traccia per GPS (solo previa registrazione al sito www.gps-tour.info)

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