29 novembre 2012

E’ inverno !

E’ uscito il primo bollettino valanghe
Ladurns m. 1.960 (Fleres), ore 17:40 del 29/11/2012 – altezza neve: cm 86
Mappa precipitazione cumulata ultime 72 hh

Per sapere fino a quando si può salire sù per le piste ancora chiuse: Calendario delle aperture degli impianti sciistici di tutta Europa

25 novembre 2012

Wilde Kreuzspitze (P. della Croce) m. 3.134

vai alle fotoSandro, Bruno
Si scende con gli sci fino a quota 1.900, quindi per 200 m/dsl sci sullo zaino.
Bel tempo, bella sciata, buone condizioni del manto nevoso anche se non più eccezionali come nei giorni scorsi…che si vuole di più ?
Descrizione dell’itinerario e traccia GPS nel precedente articolo del 4 maggio 2012

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21 novembre 2012

Grantspitz m. 2.656

vai alle fotoRitornano le discese stupende !
Pensavo di fare una bella gita panoramica sotto il sole di novembre con una discesa così così …e invece ecco una gita “primaverile” con una discesa corta ma stupenda su firn che cede nelle ore calde sul versante EST.
Sulla cima pieno di tracce… di camosci.
Ho incontrato Helmuth e Herbert, fedeli lettori del blog e che saluto, con cui ho condiviso parte della gita.
N.B.: Occorre togliersi 2 volte gli sci, una volta a quota 1.900 per circa 40 m/dsl senza neve e poi in prossimità delle malghe di Fane perchè la poca neve rimasta non consente di passare con gli sci.

Punto di partenza: parcheggio prima della malga Fane m. 1.700 (Valles/Rio di Pusteria)
Descrizione: All’inizio l’itinerario coincide con quello per la Plattspitze poi a quota 1.900 circa si devia a destra, si sale sù per un prato in genere senza neve fino ad incrociare un sentierino, lo si percorre verso destra immettendosi così nella valletta dove è situata la malga Aschila (Aschila-Alm m. 2.247), di qui si prosegue in direzione OVEST/SUD-OVEST fin sulla cimetta Grantspitz. La discesa diretta che ho preferito oggi per una valletta parallela subito a nord ha una pendenza massima di circa 39° (vedi traccia per GPS e foto).
Traccia per GPS& avviso

17 novembre 2012

Plattspitze (C. Piatta) m. 2.669

vai alle fotoAntonella, Bruno, Carlo, Francesco C., Francesco M., Mauro, Michela, Sandro…e il cane Toby
Condizioni discretamente belle, neve quasi farinosa nei 150 m sotto la cima, poi semidura parz. ghiacciata, solo a tratti Firn morbido ma a gobbe a causa dell’innevamento ancora modesto che ripete la conformazione del terreno sottostante…scesi con gli sci fino all’auto (al parcheggio malghe di Fane a 1.700 m. di quota)
Ma quello che conta di più non mancava di certo: la bella compagnia ed il bel tempo !

Descrizione dell’itinerario
(su veramontagna.it)
Traccia per GPS

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15 novembre 2012

Scarpa Maestrale vs Dynafit Zzero4

Post vecchio che riguarda modelli non più in produzione
Fino all’anno scorso sciavo con gli scarponi Dynafit ZZero4 ma quest’anno mi sono comprato anche i Maestrale della Scarpa.
Senza la pretesa di fare un vero e proprio test provo qui di seguito a sintetizzare le mie impressioni:

Maestrale della Scarpa
Scarpa Maestrale 2011/2012
PRO
  • E’ un pò più leggero dello Zzero4 (110 gr. al paio per il nr. 29)
  • E’ più adatto ai piedi magri che non lo Zzero4
  • Lo snodo della caviglia durante la posizione SALITA consente un ottimo movimento in avanti dell’asse caviglia-ginocchio
  • Il gancio centrale consente una fasciatura più avvolgente del piede
  • La suoletta interna delle scarpette è fatta in materiale più tecnologico, inoltre è provvista di fori per l’areazione e sembra più adatta per l’uso scialpinistico che non una suoletta tradizionale
  • La scarpetta interna originale (mod. Intuition) può essere usata senza montare i lacci forniti a parte 
  • Non mi si presenta più il fastidioso slittamento in avanti del tallone del calzettone (probabilmente perchè sia la scarpetta interna che lo scafo avvolgono meglio il calcagno oppure perchè lo stesso numero dei Maestrale è 1-2 mm più corto del Zzero4)
    N.B.: Preciso che indosso calzettoni di misura “giusta” e cioè acquistati, come ormai è consuetudine, di 1-2 numeri più piccoli e che il suddetto problema mi si presenta dopo che il calzettone è stato usato una decina di volte
CONTRO:
  • Per entrare ed uscire col piede occorre prima ribaltare lateralmente la linguetta dello scafo e ciò non è proprio il massimo della comodità
  • In caso di temperature molto basse potrebbe ghiacciarsi il meccanismo che consente il bloccaggio del gambetto per la discesa.
    Per prevenire questo problema io ho spesso ingrassato il sistema con un lubrificante universale resistente al freddo anche se in genere le istruzioni degli scarponi in plastica sconsigliano categoricamente di utilizzare lubrificanti diversi da silicone spray.
    Per risolvere il problema in loco bisogna invece farsi aiutare da qualcuno il quale deve appoggiare perpendicolarmente la punta di una racchetta sulla parte centrale del meccanismo nel lato posteriore dello scafo e dare dei colpi secchi agendo con un pugno sulla manopola della racchetta.
    Vedi anche discussione nel forum di OverTheTop.
    Nota: questo problema è stato rimosso nel nuovo modello uscito nella stagione 2014/2015 (quello coi ganci blu ereditati dal mod. Maestrale RS) dove il meccanismo è stato sostituito con uno di tipologia diversa
  • In determinati casi si potrebbe rompere il cinghietto in plastica graduato che si inserisce nel gancio centrale (occorre in questo caso sostituirlo o farlo sostituire)
    Nota: a me si è rotto fortunatamente in un punto che consentiva ancora di chiudere lo scarpone
modello attuale
NOTE:
  • Peso di una scarpa (nr. 29): gr. 1.747 (con scarpetta termoformabile mod. Intuition) per cui sono 55 gr. in meno (110 gr. al paio) risp. ai Zzero4 con la stessa scarpetta termoformabile
  • Esternamente il nr. 29 è 4 mm più corto (322 mmm anzichè 326) del corrispondente nr. 29 del Zzero4
  • Lo scafo del nr. 29 è 1-2 mm più corto internamente del corrispondente nr. 29 dello Zzero4 della Dynafit
  • Le scarpette interne Dynafit tradizionale e Scarpa termoformabile mod. Intuition (nr. 29) sembrano avere invece le stesse dimensioni
  • Con un paio di calzettoni da scialpinismo (non sottili) riesce a stringere bene anche un piede molto magro (come il mio)
CONCLUSIONI:
  • E’ IL MIGLIOR SCARPONE che ho mai avuto sinora
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Zzero4 in Pebax della Dynafit
Dynafit Zzero4
PRO:
  • Sono scarponi comodi
  • I ganci sono comodissimi e anche se si stringe a fondo non fanno male alle mani (senza guanti)
CONTRO:
  • Lo snodo della caviglia durante la posizione SALITA consente un movimento in avanti all’asse caviglia-ginocchio non paragonabile a quello dei Maestrale della Scarpa (anche a causa di una certa rigidità della linguetta dello scafo)
  • A volte mi si presenta un fastidioso slittamento in avanti del tallone del calzettone (probabilmente perchè la scarpetta interna e lo scafo non sono progettati per piedi magri oppure perchè forse avrei bisogno di 1/4 di numero in meno)
    N.B.: Preciso che indosso calzettoni di misura “giusta” e cioè acquistati, come ormai è consuetudine, di 1-2 numeri più piccoli e che il suddetto problema mi si presenta dopo che il calzettone è stato usato una decina di volte
NOTE:
  • Peso di una scarpa (nr. 29): gr. 1.802 (con scarpetta termoformabile non originale – con la scarpetta interna originale sarebbero però 65 gr in più)
  • Esternamente il nr. 29 è 4 mm più lungo (326 mm anzichè 322) del nr. 29 del Maestrale
  • Lo scafo del nr. 29 è 1-2 mm più lungo internamente del corrispondente nr. 29 del Maestrale della Scarpa
  • Le scarpette interne Dynafit tradizionale e Scarpa termoformabile mod. Intuition (nr. 29) sembrano avere invece le stesse dimensioni
  • Non riesce a stringere bene un piede molto magro a meno che non si inseriscano solette aggiuntive (anche tra lo scafo e la scarpetta)
Test dal Web:
- scarponi Scarpa Maestrale
- scarponi Scarpa Maestrale RS
- scarponi Dynafit Zzero4

14 novembre 2012

Wilde Kreuzspitze (P. della Croce) m. 3.134

vai alle fotoPartenza: malghe di Fane (Valles/Rio di Pusteria)
Attualmente condizioni spettacolari !
Si arriva in auto fino al parcheggio prima delle malghe (m. 1.700).
Sopra i 2.000 m le condizioni sono ottime.
Oggi sono riuscito a scendere con gli sci fin quasi al parcheggio.
Nella gola comunque bisogna scendere a piedi.
Descrizione dell’itinerario e traccia GPS nel precedente articolo del 4 maggio 2012

13 novembre 2012

Saxner m. 2.269

vai alle fotoPer me oggi la prima discesa stupenda della stagione (…con gli sci col rocker naturalmente).
Da 1.700 m in sù c’è un discreto innevamento di fondo anche se ci sono parecchie rocce ancora esposte; c’è anche una striscia di pista già battuta, si portano gli sci in spalla per 5-10 minuti.
Fa caldo e la neve è marcetta ma molto sciabile al sole, portante all’ombra sopra i 2.200 m. (sono salito sù per le piste di Racines e sceso alle 13:15 - meglio ancora sarebbe stato 30 minuti prima perchè in basso in ombra cominciava ad accennare neve crostosa).

07 novembre 2012

Kleine Kreuzspitze (P. di Montecroce) m. 2.518

vai alle fotoFino a m. 1.650 a piedi, poi in qualche modo si riesce a salire con le pelli di foca. Subito dopo la malga le condizioni diventano abbastanza buone: c’è un buon fondo di neve ghiacciata (sotto la cima ghiaccio durissimo) con sopra 10-15 cm di neve farinosa. La sciata comincia a diventare a tratti divertente.
Fino alla malga si scende bene poi ancora un breve tratto ma solo con sci vecchi e con molta attenzione.
Comunque da oggi comincio a percepire un pò di sensazione da scialpinismo.
Saluti a tutti i miei lettori.

05 novembre 2012

I miei primi scarponi da scialpinismo

HanwagGli scarponi Hanwag sono stati i miei primi scarponi da scialpinismo e furono anche, credo, i primi scarponi da scialpinismo di cuoio plastificato con scarpetta interna in pelo naturale della storia.
A quel tempo (forse i primissimi anni ‘80) erano considerati il “non plus ultra” e a dire il vero erano abbastanza comodi in salita…quanta strada che è stata fatta da quelle prime gite !
Ma le gite di quegli anni non erano però per questo meno belle di quelle attuali …quello che conta è la passione…

Hanwag Hanwag Hanwag

02 novembre 2012

Skaði, la dea della Neve

SkadiSkaði (erroneamente anglicizzato in ‘Skadi’) è la divinità della neve per la mitologia Norrena (vedi approfondimento su Wikipedia).
Skaði usa gli sci per muoversi tra i monti, dove si reca a cacciare con l'arco.
Viene per questo chiamata "dea degli sci".
Il rapporto tra Skadi ed il suo sposo non fu dei migliori… e te credo… lo sposo era Njörðr, il dio del mare!
Skadi

Se la incontrate segnalatemelo indicando precisamente luogo e ora dell’apparizione, grazie